“Giù i paraocchi” permette di approfondire la conoscenza dell’autismo attraverso le esperienze quotidiane raccontate dall’autrice, Cristina Gargiulo, madre di un ragazzo autistico. Insieme ad altri genitori di bambini e ragazzi autistici, tra i quali spicca in modo particolare per energia motivazionale Elvira Sartori, nel 2017 ha fondato l’associazione La Città Adattabile- Napoli per l’autismo, un’organizzazione no profit ETS OdV, di cui è presidente.
Cristina e gli altri genitori dell’associazione, hanno accettato il compito che la vita ha assegnato loro: combattere perché le persone autistiche possano avere una vita dignitosa e per raggiungere questo obiettivo è necessario sfatare tutti i pregiudizi che nascono dalla non-conoscenza.
Cristina, oggi che suo figlio ha superato i vent’anni, grida a gran voce in queste pagine il suo ringraziamento al Signore per averle regalato due figli, il “suo Claudio” ed Alessandro, figlio maggiore e grande sostegno in tante iniziative.
“Giù i paraocchi”: Il diario intimo di una madre
Leggendo questo libro sembra di entrare in punta di piedi, attraverso gli episodi raccontati, nel cuore dei protagonisti: l’iter che porta alla diagnosi di autismo coinvolge e sconvolge l’equilibrio psicologico ed affettivo dell’intera famiglia e l’autrice lo racconta in modo molto esplicito in una sorta di diario intimo nel quale si alternano dolorosi ricordi di solitudine ad altri di gioia condivisa nell’incontro con persone capaci di comprendere le emozioni che si stanno provando in quel momento. Le gioie più grandi sono ovviamente quelle date dai traguardi raggiunti: i corsi laboratoriali, mostre d’arte, percorsi di reale inclusione che partono dalla scuola per estendersi anche in altri ambienti con attività extra-scolastiche, vari percorsi di autonomia fino ad arrivare all’apertura della prima cohousing realizzata dall’associazione.
Il grande sovvertimento
Le tappe di questi grandi traguardi, ottenuti a piccoli passi, hanno un valore sociale immenso. Tutto iniziò dal sovvertimento del tipo di approccio alla diversità proposto dalla dottoressa Luisa Russo, neuropsichiatra infantile, responsabile del Centro Unico aziendale per la Salute Mentale ASL Na1 Centro,: non sono i ragazzi autistici a doversi adattare alla società ma è la società che deve aprirsi al loro modo di essere! Da questo pensiero, subito condiviso dai sostenitori dell’associazione, nacque il Progetto PASS (Progetto di Adozione Scolastica e Sociale) che ha favorito l’inclusione dei bambini e dei ragazzi autistici anche al di fuori dell’ambiente familiare.
Il 2 aprile 2023 inaugurazione del primo cohousing, nel Parco Fontana, nel quartiere Arenella
La “CASA” si trova in un parco e gode di un bel terrazzo che si affaccia nel verde; questa scelta non è stata un caso. I ragazzi possono seguire, in un ambiente rasserenante ed in un clima sereno, un percorso di AUTONOMIA e di INCLUSIONE che prevede un susseguirsi di corsi (cucina, pittura, igiene personale, ecc.), tenuti da volontari esperti nei campi specifici e frequentati da tutti i ragazzi, non solo autistici, suddivisi in piccoli gruppi.
Come sostenere l’iniziativa della CITTA’ ADATTABILE
Il ricavato delle vendite del libro è interamente devoluto per la realizzazione dei numerosi progetti che l’associazione propone per abbattere “i paraocchi” dei pregiudizi e per diffondere i risultati concreti raggiunti in modo da rendere l’INCLUSIONE una realtà!
Le donazioni all’associazione sono detraibili ai fini fiscali. Per saperne di più visitare il sito: www.lacittàadattabile.it