E’ la serata di Caterina Guzzanti ma c’è solo l’imbarazzo della scelta nella serata del 19 giugno che chiude la prima settimana del Campania Teatro Festival. Sono tre, e tutte di assoluto livello, le proposte in programma alle 21, ma mezz’ora dopo c’è spazio anche per il concerto di una giovanissima band di grande talento e alle 22 va in scena un nuovo interessante spettacolo della sezione Osservatorio. Senza dimenticare la replica dei Poemetti di Shakespeare con uno straordinario Valter Malosti e il consueto appuntamento del Dopofestival.
Alle 21 alla Sala Assoli va in scena “In riva al mare” dell’autrice francese Véronique Olmi, un progetto di Francesco Frongia, con Ginestra Paladino e l’intervento per la parte visiva e scenografica di Mimmo Paladino.
Una madre decide di regalare ai suoi due piccoli figli una gita al mare. Gli fa saltare la scuola, li porta sull’autobus, in un difficile viaggio notturno sotto una pioggia battente. Lei ha paura di farsi notare e anche i suoi figli provano un certo imbarazzo: la vergogna dei poveri. Quando arrivano a destinazione, i sogni si scontrano con la realtà.
Ispirato a una drammatica storia vera, questo breve e intenso monologo ci racconta, attraverso una scrittura lirica, la disperazione di una madre che ama e si illude di poter rendere felici i suoi figli, ma anche di un mondo che non sa più aiutare.
“In riva al mare”, come scrive Francesco Frongia nelle note di regia, è un grido disperato che arriva al cuore, denunciando il male peggiore della nostra epoca: l’indifferenza. Produzione del Teatro dell’Elfo di Milano con la Fondazione Campania dei Festival.
Replica il giorno 20 alle 19.
Durata 60 minuti.
Caterina Guzzanti con Federico Vigorito in scena al Mercadante con “Secondo lei
La narrazione dal punto di vista femminile delle dinamiche nascoste che regolano i rapporti all’interno di una coppia è il tema di “Secondo lei”, lo spettacolo in programma alle 21 al teatro Mercadante di Napoli, scritto e diretto da Caterina Guzzanti, che ne è anche interprete con Federico Vigorito.
Caterina Guzzanti si confronta con un tema spigoloso; l’amore, che dovrebbe essere un luogo sicuro e sano, diventa un silenzioso campo di battaglia in cui fraintendimenti e necessità si confondono e affondano in un pantano inevitabile di aspettative tradite e promesse sistematicamente rimosse, imprigionando i due protagonisti in ruoli precisi e precari, mentre bramerebbero solo di essere accettati.
Il bisogno di realtà, di cercare una soluzione tangibile alla distanza creatasi, irrompe e rimbomba nelle loro vite, ne condiziona prepotentemente i pensieri e le scelte, lasciandoli sopraffatti da un sentimento di imbarazzo e di inadeguatezza. Un testo teatrale che invita a riflettere su come la nostra cultura e la società continuino a condizionare in modo invalidante le donne e gli uomini nelle scelte principali, nelle relazioni, nei legami più intimi.
Col suo primo testo di prosa e la sua prima regia, Caterina Guzzanti affronta un tema universale e su cui il dibattito oggi è più aperto e vivo che mai. “Secondo Lei” è uno spettacolo sulla fragilità: un lungo, intimo, delicato flusso di pensiero dal punto di vista femminile, sulle dinamiche nascoste che regolano i rapporti di coppia. Una prospettiva di parte, ma aperta e mai giudicante, che in modo perentorio pone al centro una profonda riflessione sulla giustezza della coppia a tutti i costi.
“Secondo Lei” di Caterina Guzzanti è una voce in attesa di “secondo lui”. Nel frattempo si arrangia con quel poco che le è dato sapere, secondo lei”.
Durata 75 minuti.
La patente Compagnia Krypton. (ph. Alessandro Botticelli)
Alle 21 si può anche scegliere il linguaggio e la modernità del più famoso atto unico di Pirandello. “La patente-‘u picciu”, adattamento e regia di Fulvio Cauteruccio, che ne è interprete insieme a Flavia Pezzo e a Massimo Bevilacqua, è infatti lo spettacolo in scena al teatro Trianon Viviani.
La figura di Rosario Chiarchiaro, reso iconico da Totò nel film del 1954 diretto da Luigi Zampa, assume in questo caso una nuova dimensione, coniugando l’uso dell’intelligenza artificiale con quella dell’attore in carne ed ossa.
Vittima di un’ingiustizia, di credenze e dicerie, non solo il Chiarchiaro di Cauteruccio si ribellerà e farà sentire la sua voce, ma chiederà al pubblico di esercitare a sua volta la professione iettatoria. Gufando contro i mali generati dal post-capitalismo e dal buonismo ipocrita, intollerante alle differenze e amante del pensiero unico.
La voce recitante è di Ninni Bruschetta.
Durata 75 minuti.
Interroga il pubblico sul ruolo che ognuno di noi ha in una società ossessionata dalla competizione e dall’apparenza, “Secondi-storie di chi la storia ha dimenticato”, da un’idea di Nicola Le Donne, che è in scena al teatro Teder alle 22 insieme a Ciro Capano, Roberta Astuti e Alessandro Balletta.
Una riflessione sulla gloria e sull’oblio, sul valore unico e irripetibile di chi opera dietro le quinte, ma anche sui secondi, intesi come tempo, più importanti della nostra vita.
Durata 70 minuti.
Al Teatro Nuovo, alle 20, si replica invece “Shakespeare/Poemetti”, un progetto di e con Valter Malosti, che ha curato la traduzione, la regia, l’adattamento teatrale e la ricerca musicale dello spettacolo.
E, a proposito di musica, alle 21.30 al Cortile delle Carrozze di palazzo Reale a Napoli (accesso da piazza Plebiscito) c’è l’atteso concerto di un gruppo decisamente sui generis: una band composta da musicisti di appena 16, 14 e 10 anni, rispettivamente i fratelli Davide (batteria), Diego (voce e pianoforte) e Amanda Della Martora (basso).
Sono i Sonic Rootz, protagonisti di “Save my soul”. Un’esplosione di talenti che con l’album di esordio, “The electric babies revolution”, ha catturato l’attenzione e ricevuto il plauso di una star della musica come David Coverdale, famoso cantante dei Deep Purple.
Linfa vitale del loro percorso artistico sono il sound tipico del cosiddetto blues britannico, il rock americano e il soul della Motown. Un insieme di generi veicolati anche dalla passione del loro papà, Guido, polistrumentista e produttore musicale.
Durata 90 minuti.
Ma la musica continua anche al Dopofestival, curato da Drop Eventi, dove l’appuntamento delle 22.30 è con Fede ‘n’ Marlen, duo di cantautrici composto da Federica Ottombrino e Marilena Vitale.
L’ingresso è gratuito, ma su prenotazione fino ad esaurimento dei posti disponibili, attraverso il sito del Campania Teatro Festival e su Eventbrite.
Sarà però necessario convertire la prenotazione in un biglietto gratuito la sera dell’evento presso la biglietteria del Campania Teatro Festival a Palazzo Reale.
Il Campania Teatro Festival, realizzato con il sostegno concreto della Regione Campania e un contributo annuo del Ministero della Cultura, è organizzato dalla Fondazione Campania dei Festival diretta da Ruggero Cappuccio e presieduta da Alessandro Barbano.
Il costo dei biglietti va da 5 a 8 euro, con ingresso gratuito per i diversamente abili con un accompagnatore e I pensionati titolari di assegno sociale.
Le modalità della richiesta e della successiva conferma sono consultabili su campaniateatrofestival.it