Home Cultura GIACOMO CASAULA: un elogio della perseveranza

GIACOMO CASAULA: un elogio della perseveranza

Il percorso artistico di Giacomo Casaula testimonia come la tenacia e la costanza siano indispensabili per trasformare i sogni in realtà.

0 Commenti 126 visite

Chi è Giacomo Casaula? In quest’epoca di grande trasformazione culturale, nella quale la vita scorre con ritmo tanto incessante da far apparire desueto considerare come un piacevole svago la lettura di un libro o l’ascolto di un brano di musica classica, fa piacere segnalare l’esistenza di giovani artisti dalle cui opere si evince una radicata cultura di stampo classico. Uno di questi è proprio il poco più che trentenne Giacomo Casaula che, proprio grazie a questo tipo di formazione culturale, ha potuto arricchire il suo curriculum artistico collaborando alla realizzazione di laboratori didattici sulla performatività del mito classico sulla scena contemporanea ed attualmente collabora con Francesco Puccio, docente universitario nonché regista e autore teatrale di testi classici del mondo antico rielaborati in chiave contemporanea.

 

Giacomo Casaula intervistato

Anna Copertino di Road TV intervista Giacomo Casaula

Il percorso artistico di Giacomo Casaula

Fin da ragazzino Giacomo ha avvertito l’esigenza di approfondire la conoscenza della sua interiorità e di provare ad esprimerla in diversi settori; ne sono prova sia i primi due romanzi ‘Scie ad andamento lento’ (Ed. Mea, 2019) e ‘Siamo tutti figli unici’( Guida Editori, 2022) che gli spettacoli come ‘…e Berta filava’, nel quale lancia un chiaro messaggio contro la violenza di genere sottolineando in particolare il ruolo della donna nella società, ed anche ‘Secondo me la donna…’, uno spettacolo messo in scena al Teatro Genovesi di Salerno in occasione dell’8 marzo, giornata internazionale dedicata alle donne.

Contemporaneamente, si è sperimentato anche come  cantante, autore e regista nella realizzazione di spettacoli musicali che rappresentano un omaggio a cantautori italiani di grande spessore quali Rino Gaetano, Giorgio Gaber e Fabrizio De André. Nei  monologhi da lui prodotti si evince che la loro conoscenza è frutto di un studio approfondito da cui nasce la sua grande ammirazione per loro.

 

-Fin da giovanissimo hai sentito l’esigenza di esprimerti artisticamente e lo hai fatto come scrittore, musicista, attore ed anche come docente di Storia del Teatro all’accademia del Teatro Totò di Napoli. Oggi hai capito se c’è una forma artistica particolarmente congeniale al tuo animo?

 

Indubbiamente quella del Teatro-canzone perché è un genere artistico versatile che riesce a spaziare sotto tutti i punti di vista, contenutistico, performativo, drammaturgico.

 

Lungo il tuo percorso artistico hai vissuto dei momenti bui, di sconforto o anche semplicemente di dubbio nel perseguire questa strada?

Si, ci sono stati. E’ una strada difficile, lunga, che non ti dà nessuna garanzia all’inizio. Solo la passione incrollabile unita a una sana incoscienza può spingerti avanti. Inoltre credo sia imprescindibile il supporto della famiglia, che personalmente ricevo tutti i giorni e per questo mi ritengo molto fortunato.

 

– E ci vuoi raccontare quali sono stati, invece, i momenti più belli e significativi per te?

Ce ne sono tantissimi, li vivo tutti i giorni. Quando mi butto in un nuovo progetto, quando sono sul palco, quando scrivo qualcosa che penso possa entusiasmare. E’ sempre benzina!

 

Giacomo Casaula in scena

Giacomo Casaula in scena

– Quali emozioni ti ha regalato l’essere andato in scena quest’estate al teatro Nuovo di Salerno con lo spettacolo ‘Nessuno sfugge al Ciclope’ di Gigi Spina e la regia di Francesco Puccio ?

Interpretare il personaggio di Ulisse mi ha regalato una grande emozione e tanta responsabilità. In ‘Nessuno sfugge al Ciclope’, Ulisse si mostra apparentemente vincitore ma probabilmente a una lettura più attenta ne esce vinto. Da una parte appare l’eroe omerico, dall’altra un uomo che malgrado abbia ritrovato Penelope, dovrà fare i conti con la solitudine.

 

– Come e quando, o forse grazie a chi, hai conosciuto ed apprezzato Reitano, Gaber e De André tanto da mostrare nelle tue reinterpretazioni delle loro canzoni una vera e propria passione?

Sicuramente a casa, soprattutto Fabrizio De André. Invece Giorgio Gaber l’ho riscoperto grazie a YouTube dove ho potuto studiare ed apprezzare gli spettacoli quasi in forma integrale.

 

– Ci vuoi svelare a cosa stai lavorando per i prossimi mesi o preferisci farci attendere la sorpresa?

Sto lavorando a tantissime cose! Seguitemi su Instagram g_casaula e Facebook Giacomo Casaula e scoprirete!!