Dopo poco più di un mese sono arrivate le motivazioni della Corte Costituzionale per il divieto del terzo mandato: “Il divieto del terzo mandato per i presidenti delle regioni a statuto ordinario è subito operativo e per essere applicato non necessita di alcuna apposita normativa delle singole regioni, perché si tratta di una previsione in materia di elettorato passivo di competenza del legislatore statale”.
Il divieto di un terzo mandato consecutivo per il presidente della Giunta regionale rappresenta un “principio fondamentale della materia elettorale” sancito dalla Costituzione.
Nel caso della Regione Campania la Corte Costituzionale ha sostenuto che il divieto “è divenuto operativo con l’entrata in vigore della legge della Regione numero 4 del 2009, ossia con la legge elettorale, la quale non solo non reca alcuna disposizione che a esso illegittimamente deroghi, ma contiene un rinvio, ‘in quanto compatibili con la presente legge, le altre disposizioni statali o regionali, anche di natura regolamentare, vigenti in materia’”,
Nel frattempo il presidente uscente della Regione Campania Vincenzo De Luca è intervenuto durante il giuramento di Ippocrate dei nuovi medici a Città della Scienza dicendo come lui e la sua Giunta siano impegnati “a fare in modo che tutto quello che abbiamo realizzato in questi anni nella nostra sanità non sia buttato a mare”.
In tipico stile da Vincenzo De Luca, il presidente uscente fa sentire con forza la sua voce in queste settimane e mesi che separano dal voto, usando anche parole forti, in un momento in cui i candidati del centro sinistra sono ancora in ballottaggio.
Infatti ha avvisato come “probabilmente nelle prossime settimane vedrete un po’ di parapiglia. Abbiamo sputato l’anima per ritrovare la dignità, organizzazione… sarebbe un delitto far precipitare di nuovo la Campania in una palude. C’è da stare male solo a pensarci. Tuttavia, c’è gente che pensa a dividersi i candidati, a volte autentici analfabeti. Io rispetto il proletariato, ma i ciucci non possono dirigere una regione come la Campania. Non siamo tutti uguali. Per quello che mi riguarda, mi devono uccidere se vogliono far precipitare nuovamente la Campania nella palude in cui era quando abbiamo iniziato il nostro lavoro, non me la sento”.
Questo suo sottolineare il lavoro fatto nei suoi due mandati e il voler rimanere sulla stessa linea, senza cambiare rotta e “far precipitare di nuovo la Campania nella palude”, potrebbe segnalare il suo possibile appoggio all’attuale vicepresidente della Regione Campania Fulvio Bonabitacola.